sabato 25 gennaio 2014

Recensione: The Secret Circle

Lisa Jane Smith brilla nel firmamento del new gothic.
E' quello che dicono e scrivono di lei da anni.
Nolenti o volenti, tutti noi ormai "conosciamo" questa donna 'fatata' (guarda la quarta di copertina di un suo libro per capire what I mean), nonché instancabile scrittrice di fantasy dalla fervida immaginazione.
Ebbene si, è lei l'autrice della famosa saga "Il Diario del Vampiro" da cui è tratta la serie tv firmata CW.
Il successo delle sue saghe è tardato ad arrivare.. pensate che la Smith era già nota e molto in voga negli anni 90, periodo in cui l'urban fantasy acquisiva terreno nel campo letterario e popolarità tra i giovanissimi.
Tra quei 'giovanissimi' ci sono io, che nei recenti anni del Tamagotchi e serie tv come "Friends" e "Charmed",  ho acquistato e divorato quasi tutti i libri della Smith.
Ad incuriosirmi sopratutto le intriganti e oscure copertine dei suoi romanzi.. così dark, così volutamente gotici e circondati da un'aura di mistero..
Ho cominciato con la saga de "Il diario del vampiro" ma non siamo qui per parlare di questo..
Oggi invece, parliamo di "The Secret Circle" meglio nota in Italia con il nome "I Diari delle Streghe".. eh si, la Newton Compton, casa editrice che ha pubblicato tutte le serie della Smith, sperava di cavalcare il successo dei libri di TVD e far lo stesso con le streghette..



Eccolo lì sul mio tavolo, il romanzo che racchiude i primi quattro libri di questa saga stregonesca. 
Una lettura piacevole e scorrevole che consiglio a tutti voi, per trascorrere ore in compagnia di personaggi fighi e temerari, in sabati uggiosi come questi.
Ma parliamo della serie tv, motivo per cui ho deciso di scrivere questo post. 



Immaginate quando, due anni fa con un  TVD ancora guardabile e straordinario, la CW annuncia la trasposizione telefilmica di un'altra saga della Smith.
Io ero tipo così:



Ho amato questa saga letteraria, e vederla in  tv.. ok in verità in streaming in contemporanea con l'USA.. è stato davvero straordinario.
A conquistarmi subito la sigla iniziale, quella melodia malinconia e a tratti gotica che ti entra nel cervello e ti ritrovi anche tu a canticchiarla mentre fai la spesa o riordini camera. 
Il telefilm si apre forse in maniera scontata e prevedibile, rispolverando un vecchio cliché che tanto ci piace: Cassie non sa di essere una strega, sua madre muore e lei va a vivere da sua nonna nella spettacolare Chance Harbor dove scopre la sua vera natura.. 


Ve lo dico, io ho subito preparato le valigie e sono piombato di nascosto nel retro della jeep di Cassie, pronto a imbattermi in numerose avventure con lei.
Chance Harbor era la nuova Mystic Falls, solo che al posto dei canini si usano le bacchette.. non è un doppio senso. 
Proseguendo il pilot della serie ne ero sempre più innamorato e sebbene rassegnato dal fatto che anche questo telefilm sarebbe stato totalmente diverso dai libri, il mio giudizio è rimasto invariato.
La prima differenza riguarda la protagonista: nei libri una pappamolla bimbominchia insicura che passa tutto il tempo a dire. "oh mio dio" "ho paura" "aiuto".. immaginate voi..




Nello show invece, troviamo una biondina che sa il fatto suo, che conserva un pizzico di timidezza della Cassie letteraria, ma che sa sfoggiare da subito un carattere forte e determinato.
Di fatti, diventa subito una figura importante di riferimento all'interno del circolo, pur essendo l'ultima arrivata.



La Cassie letteraria sarebbe arrossita alla vista di un Nick senza maglietta, lei invece lo guarda e gli dice di indossarne una, mentre con i poteri gli manda in frantumi la finestra. 
Brava Cassie.



Comunque vi dicevo, Cassie arriva in città e va a vivere a casa di sua nonna, una vecchietta niente male che nasconde, come tutti in paese, dei segreti decennali.
I membri del circolo hanno bisogno della biondina acqua e sapone per chiudere il cerchio e acquisire così i pieni poteri.
Dopo divertenti situazioni a scuola, nelle quali Cassie capisce che quei ragazzi non sono come tutti gli altri:



Cassie viene portata nella casa nel bosco dove scopre, senza preamboli in maniera diretta e naturale, di essere una strega.
Il tutto avviene nei primi 20 minuti dello show, perciò non pensate che ci vogliano puntata per scoprire che Stefan è un vampiro.. ah no scusate, quella è un'altra storia.



Dopo la "rivelazione" parte il solito: "ma no è impossibile io sono solo Cassie.. non esiste nessuna Hogwarts ecc.."
Ed ecco la classica scena in cui la protagonista sperimenta i suoi poteri.
Lo fa con Adam, quello che nei libri era il sexy e affascinante ragazzo di Diana per il quale Cassie ha una cotta all'istante.
Nello show avviene la stessa e medesima cosa, tranne per il fatto che Adama sembra uscito direttamente da un costume di Disneyland Paris.



Alla fine, dopo un pò di resistenza, Cassie accetta di chiudere il circolo e legarsi per la vita ai suoi compagni stregoneschi.


Da qui cominciano le avventure di Diana, Faye, Cassie, Nick, Adam e Melissa... pensate che sia impossibile tener a mente tutti questi nomi?
Vi dico solo che nei libri i membri del circolo sono dodici poichè dodici sono le famiglie che componevano il cerchio iniziale.
Ma in tempi di spendig review, la CW risolve il problema, dimezzando il numero di protagonisti e affermando che sei famiglie bastano e avanzano..



Parliamo velocemente dei protagonisti.
La mia preferita è in assoluto Faye.
L'ho amata nei libri, dove è descritta come una pantera nera dalle unghia color zaffiro, che poi è la sua pietra talismano, con una particolare affinità col fuoco e spietata e crudele come Damon nei libri della suddetta autrice.
Quando ho saputo che a interpretarla sarebbe stata Phoebe Tonkin ne sono rimasto alquanto deluso.
Poi mi è bastato un solo minuto dello show per capire che la sirenetta di "H20" era perfettissima per la parte.
Divertente, sexy, ammaliante e provocante, Phoebe Tonkin ha finalmente la possibilità di esprimersi a pieno, di eccellere nella sua parte e di mostrate le mille sfaccettature di un personaggio affascinante e piperino come lo è Faye.
Ecco perchè, Kevin Williamson l'ha scelta per TVD nel ruolo di Hayley, dove è sinceramente costipata sottotono e monotona. 
Ma vi assicuro che nei panni della strega Faye, Phoebe era semplicemente divina. 


Figlia viziata della preside del liceo, assetata di potere e sesso, Faye è disposta a tutto, anche ad andare contro le decisioni del circolo per raggiungere i suoi obiettivi.
Tale madre, tale figlia, se pensate che dietro la morte della madre di Cassie e altre vicende dello show c'è la bellissima preside milf che complotta in segreto con il padre di Diana, entrambi pronti a tutto, persino ad uccidere, pur di riacquistare i poteri che il circolo degli anziani (ossia quello dei loro genitori) aveva tolto loro anni fa, quando si dilettavano a giocare con demoni e magia nera. 



Diana sembrerebbe la classica figa di legno, brava ragazza con ottimi voti e fidanzato super figo.
Eppure lei, quando capisce che tra Cassie e Adam c'è qualcosa e non si beve la cazzata del "siamo anime destinate a stare insieme, lo dice pure quell'mbriacone di tu padre", non perde tempo e si spoglia nuda come mamma strega l'ha fatta, riempendosi di panna montata che il giovane Adam dalla sessualità ambigua, è ben felice di leccare..



Brava Diana che non hai aspettato 4 stagioni per darla al tuo boyfriend.. Elena mi leggi?!



Loro tre sono il motivo per cui vale la pena guardare questo show. 
Insieme a loro ci sono l'ingenua Melissa che passa tutto il tempo a fare questo con Nick, senza panna montata o fragole di mezzo:



Il plot non è male, anzi è pur ben strutturato.
Con effetti speciali sorprendenti:


Magie e rituali scritti negli antichi libri delle ombre di famiglia:



Cristalli e poteri:



Tra situazioni tipiche adolescenziali, dove l'amore si confonde con l'amicizia:


Il ben fornito circolo si troverà a fronteggiare pericoli mortali come demoni in cerca di vendetta per le malefatte commesse dai loro genitori:


Genitori che son peggio delle serpi:


E cacciatori di streghe che si nascondono tra comuni mortali all'apparenza insospettabili:



Non  mancheranno amicizie, intrighi, rituali divertenti, scene di combattimenti mortali e situazioni al quanto piccanti:




Tutto questo per dirvi che si, vale davvero la pena di vedere questo show, nel quale magia e sense of humor fanno da padroni in ogni scena. 
Vale la pena vederlo per l'innata e provocante simpatia di Faye, la dolcezza di Diana, la semplicità micidiale di Cassie, l'ambiguità sessuale Adam(a), la fedeltà di Melissa, i topless dei fratelli Nick e Jack e i complotti e gli intrighi dei genitori dei protagonisti. 
Adesso lo so che siete li eccitati e pronti ad innamorarvi di una nuova serie tv. Avete afferrato la persona al vostro fianco mentre correte verso il primo pc che trovate per fangirlare in compagnia:


Ma attenzione vi do un piccolo grande SPOILER:
La CW non ha rinnovato la serie per una seconda stagione.



Lo so, siete shoccati e pensate che io stia scherzando ma non è così.
C'è poco da scherzare qui.. la serie non è stata rinnovata perchè gli ascolti non erano soddisfacenti.
Questa è stata la motivazione della Cw.. una scusa più che altro.
Perchè controllando lo share e confrontandolo con quello della prima stagione di TVD, si nota chiaramente che gli ascolti sono quasi praticamente uguali.
Allora perchè questa promettente serie tv non è stata rinnovata?
Questo resta un mistero che nemmeno Adam Kadmon sa spiegare..
A nulla sono valse le migliaia di firme raccolte in petizioni online dai fan di tutto il mondo, la CW si è chiusa in un silenzio stampa e non ha permesso nemmeno che un'altra rete acquistasse i diritti della serie per crearne una seconda stagione.
Sono passati due anni eppure io non ho ancora accettato la cosa, ne superato il trauma.
A volte mi ritrovo come uno stupido a canticchiare la sigla "NA NA NA NA NA NA" per poi ricordarmi che per la tv questa serie è più che morta e sepolta.


Quello che fa più rabbia è che questa era davvero la migliore serie tv stregonesca dopo la tanto rimpianta Charmed.
Ma forse quello non era l'anno delle streghe.. 
Con un palinsesto brulicante di sexy vampiri dai canini fallici, non c'era spazio per magie e sortilegi.
Le streghe dovevano essere solo figure secondarie, che bestemmiavano in aramaico sullo sfondo di una scena, per tirare fuori dai casini i millenari vampiri affezionati al cerone di Clio MakeUp.
No, non c'era spazio per un ruolo da protagonista per le nostre amate streghe.. non era il loro momento.
Ma adesso le cose sono cambiate: quest'anno sembra essere scoppiata la Stregamania.
Dopo il successo di "American Horror Story - Coven" e di "Witches of East End", quest'ultima assai scadente se paragonata a The Secret Circle e persino rinnovata per una seconda stagione, Hollywood ha chiaramente captato la voglia del pubblico di sentir parlare di Streghe.. ed ecco qui annunciato persino il reboot di Charmed.
E allora ci chiediamo... se TSC fosse stata trasmessa quest'anno e non due anni fa, le cose sarebbero state diverse? La sorte di questo show televisivo, sarebbe cambiata?
E sopratutto, perchè in questo clima di WitchingMania diffuso, non possiamo dare una seconda possibilità a questa serie?
Io sono solo affranto e arrabbiato quando riguardo le repliche di TSC in onda il sabato mattina su Italia 1, tutto ciò che penso e dico è solo questo:





























giovedì 23 gennaio 2014

L'Identikit di un Telefilm Addicted

Il fangirlismo si sa, non è solo una religione ma un vero e proprio stile di vita.
Un telefilm addicted lo riconosci a distanza, bastano pochi accorgimenti.
Veniamo dunque a tracciare il profilo di questa strana creatura mitologica.










OCCHI: 

 Se può, un telefilm addicted evita di mostrare gli occhi al pubblico.
E' sempre lì, con un paio di fanaloni scuri non per fare il divo di Hollywood, né tanto meno perchè è pagato per far pubblicità a quella marca di occhiali da sole, ma semplicemente per nascondere il suo sguardo martoriato.
Si, perchè gli occhi di un telefilo, non hanno nulla da invidiare a quelli dei vampiri di Twilight o TVD.
Sono gonfi, rossi per la mancanza di sonno, e con occhiaie così profonde che nemmeno il migliore dei correttori in commercio riesce a nascondere.





Dopo aver passato tutta la notte a guardare serie tv, dove ATTENZIONE, per 'guardare' non si intende vedere e basta.
No, un telfilo non si limita semplicemente a guardare uno show... lui deve vivere lo show.
Così se c'è da piangere si piange senza farsi troppi scrupoli, variando da un lamento straziante se la scena in questione è quella di un funerale, oppure un pianto di gioia se si è ad un matrimonio.
Al mattino poi, quando è costretto ad abbandonare la sua dimora perchè sembra incredibile, ma un telefilm addicted riesce anche a condurre uno straccio di vita privata, nasconde la sua evidente vergogna dietro un paio di lenti solari spesse e scure.
La gente normale non capirebbe..
Si fermerebbe a guardarlo, additandolo lungo la strada per dire: "ehy guarda quel drogato.. mamma mia"
"ma di che si fa?" "quello è di sicuro un cocainomane"





Per evitare che la polizia lo arresti e ritrovarsi vittima di imbarazzanti interrogatori in commissariato del tipo:
"Allora, mi dica chi le fornisce la droga in città"
"Ma non è droga... è solo.. telefilia.. ok adesso lei penserà che io sono pazzo... dio sembra di essere in una scena di CSI NY.. *ride nervoso* ... mi prenderete anche le impronte digitali?..questo devo twittarlo per il fandom..NO! NO! Non mi faccia portare via.. le giuro che non sono un drogato..davvero!"
La soluzione è semplice: occhiali da sole come fossero lenti a contatto.








CAPELLI:

L'acconciatura di un telefilm addicted è simile a quella di un super sayan di quarto livello.
I suoi capelli, sono così improponibili che sembrano usciti da un manga giapponese.
Non è perchè non li curi o non ci tenga a fatto, al contrario.




La colpa è da attribuire sempre e solo ad una maratona di telefilm.
Nel corso delle varie ore, un telefilo, è così preso da ciò che sta vedendo che non si accorge che man mano che le lancette dell'orologio scorrono, lui cambia posizione girando tutta la camera.
Di solito si parte seduti alla scrivania con il notebook sempre vicino come un polmone artificiale senza il quale è impossibile vivere.
Poi, dopo qualche ora, ci si ritrova sul divano, poi sul tavolo mentre si mangia la prima cosa trovata in cucina, e infine nel letto, dove si parte dalla classica posizione: schiena dritta e pc sulle ginocchia, e si finisce a notte fonda spalmati sul materasso, con le gambe all'aria come un gatto in calore. 
In tutte queste posizioni, i capelli sono quelli che più ne risentono: hanno passato le ultime 8 ore, tempo minimo indicato per un maratoneta, a strusciarsi su ogni superficie della camera.
Al risveglio, si tenta di districare il groviglio creato e alla fine, guardandosi allo specchio, si opta per un: "dai non sono tanto diversi da quelli di Derek Shepherd dopo otto ore in sala operatoria.. sto bene anche così, in fondo non sono mica Elijah Mikaelson"








CARNAGIONE: 

La carnagione di questo strano essere nel cui corpo scorre wifi e non sangue, è pura e bianca come il latte.
Un colorito che farebbe persino impallidire d'invidia Lord Voldemort in persona. 
Si perchè, dopo anni trascorsi a guardare serie tv, nel buio delle quattro mura domestiche, un telefilm addicted diventa intollerante al sole.
Ecco perchè a prima mattina è più intrattabile del solito.
Quando invece piove o ci sono nuvoloni grigi ovunque, puoi persino vederlo sorridere, mentre tra sé e sé dice:



E nel mentre, beandosi del tempo uggioso, progetta un'altra lunga serata di telefilm, piumone e cibo scadente.
Un telefilo non è geneticamente predisposto all'esposizione ai raggi UV.
E' quel tipo che nonostante la protezione solare alta e solo poche ore al sole, d'estate non si abbronza ma si ustiona.



Il sole di un telefilo è dolce e azzurrognolo come la luce emanata dallo schermo di un pc.
Se gli chiedi perchè non ama il sole come tutti i comuni mortali, lui ti risponderà così:








SEGNI PARTICOLARI: 

Il mattino ha l'oro in bocca, un cazzo.
Non azzardatevi mai a pronunciare frasi del genere a prima mattina, in presenza di un telefilo.
Potrebbero essere le vostre ultime parole.




Un tv shows addicted odia il mattino per principio.
E' il minimo, dopo aver fatto le ore piccole in compagnia delle sue serie tv preferite. 
Alzarsi per lui è un gesto titanico, uno sforzo che andrebbe premiato.
La prima cosa che fa al risveglio è maledire la sveglia perchè ha appena interrotto una scena che nella sua mente si andava delineando... chiamasi sognare..
Quella dove i suoi personaggi preferiti non muoiono per davvero ma vivono una vita lunga e felice.
Così appena sveglio grugnisce e twitta il suo malessere all'interno fandom.




In pochi minuti riceve notifiche esorbitanti di altri come lui che sono nella sua stessa situazione.
Allora si sente più solidale e affranto allo stesso tempo.
Perchè quelli della sua categoria, altri disagiati come lui, vivono a km di distanza e lui sta per ricominciare una nuova giornata con gente che al massimo parla di uomini e donne o Amici.
Deluso e sfiduciato nei confronti della vita, se la prende col mondo intero mentre prosegue verso il bagno, cellulare alla mano si inizia a stalkerare i profili del cast di.. *inserire nome di serie tv qui*.. che nella notte hanno twittato alla grande rilasciando alcuni spoiler sulle scene appena girate.
Da quei tweets dipende l'umore dell'intera giornata di un telefilm addicted.
Se sono ambigui o preoccupanti, il telefilo tocca subito ferro e inizia a pregare gli dei protettori degli autori televisivi, affinché nessuno muoia o la propria OTP preferita si lasci.
Il tutto mentre si lava e si veste.




Poi c'è il momento dei trasporti pubblici: treno, metro o autobus che sia, la situazione è la stessa.
Il telefilo passa tutto il tempo del tragitto a twittare con il fandom per cercare di capire di più e nel frattempo si passa ai tweet minatori e alle minacce verso gli autori crudeli e spietati.
Solo un'ora prima la batteria dell'iPhone era al 100%.. dopo la twettizzazione selvaggia, la linea rossa del 20% compare minacciosa all'orizzonte.
E' tempo di chiudere. 
Si va a lezione, dove il telefilo guarda con espressione schifata e triste, la stupidità del mondo che lo circonda.
Si sente solo fra tanti, una Rose Dewitt Bukater del film Titanic, chiuso in una stanza con gente di cui non gliene importa un emerito cazzo.



Mentre sente conversazioni che vertono su stupidità come gli esami imminenti o un nuovo orario di lezioni, lui guarda tutti con occhi disperati urlando in silenzio:
"Ma come fate? Avete letto l'ultimo tweet di Shonda? Ha passato l'intera notte a scrivere, e ha detto di essere stressata!! Ma non capite? E' una tragedia annunciata.. chi morirà adesso? Chi sarà il prossimo?!"
No, nessuno capisce e lui torna nel mondo di Twitter, sfidando la batteria dello smartphone, per cercare la compagnia dei suoi simili. 




Il resto della giornata prosegue in silenziosa sofferenza, mentre pastrocchia su un foglio il titolo del suo show a rischio o disegna un omino stilizzato con la testa mozzata che ha le sembianze terribilmente simili a quelle di Shonda Rimhes. 
A lezioni finite, un timido sorriso si affaccia sul suo viso, ma non illudetevi: è solo felice di poter tornare a casa per caricare il suo iPhone e poter twittare liberamente con wifi gratis e limitato mentre va in onda una puntata della sua serie preferita. 

Una volta a casa, potrà tornare finalmente ad assumere il suo aspetto naturale:






L'INCONTRO DAL VIVO CON UNO DELLA SUE SPECIE:

Questo è uno dei momenti particolari che caratterizzano l'intera esistenza di un telefilm addicted: l'incontro con un suo simile.
Passa ore, intere giornate a sperare di poter incontrare fuori dal web, qualcuno che nella sua stessa città condivide le sue passioni. 
E quando lo trova, sono momenti esilaranti...
I due si riconoscono a distanza, notano il pallore della carnagione, le occhiaie, gli occhi rossi e il bisogno di caffeina disperato, mentre sussurrano frasi sentendosi much Lorelai Gilmore:





I sensori da fandom si attivano e i due si scrutano con diffidenza avvicinandosi lentamente l'uno all'altro.
Si guardano in perfetto stile l'onore e il rispetto prima di proferire parola.




"Sei un fan di CSI?"
Chiede il primo con un tono e un atteggiamento di cui il padrino sarebbe stato proud:




"Si perchè?"
Risponde l'altro imitando una perfetta parlata siciliana acquisita dopo innumerevoli visioni delle fiction di Garko.
"C'hai la felpa del fandom"
"Ah"
"Che altre serie tv GUADDI?"
Il tizio con la felpa di CSI comincia ad elencare numerosi titoli di show con le sigle tipiche del linguaggio fangirlese. All'altro gli si illuminano gli occhi mentre comincia a stimare la persona che ha di fronte: sono tutte serie che piacciono anche a lui.
".... OUAT, TVD, TO, TSC, TWD, TCD, DW..."
Chiunque ascolti la conversazione dei due, si appresta a chiamare il 911 per ricoverare il tizio che parla strano forse per un ictus celebrale. 
Ma lui prosegue imperterrito..
"....PLL, AHS e Grey's Anatomy"
Qui le orecchie dell'interlocutore si drizzano come quelle di un mastino affamato. 
Il tizio della felpa CSI ha colpito dritto al cuore. Si parte subito con il test preliminare.
"Grey's Anatomy, AH?! E cosa shippi uaglione?
"I MerDer shippo"
"E cosa PENSASTI dell'abbandono di Sandra Oh?"
"Sono DISONORATOH"
"E della morte di Lexie e Mark?"
"Se trovo Shonda ammazzo lei e poi ammazzo tutta la sua famigghia"
Qui scatta il fatidico momento del 'si'.
I due si riconoscono come simili, due soldati sopravvissuti ai continui bombardamenti dei feels televisivi, e sono pronti a combattere insieme.
La scena si conclude più o meno così:








mercoledì 22 gennaio 2014

I Cinque Migliori Momenti di Gilmore Girls

Gilmore Girls, si lo chiamo così, perchè io sono uno di quei puristi dei titoli e nomi in lingua originale, che vengono puntualmente storpiati con traduzioni ridicole e inesistenti.
Non che non mi piaccia il classico italianizzato: "Una Mamma Per Amica", ma l'avrei visto meglio come sottotitolo o aggiunta all'originale.
Perchè, nel lontano 2001 quando la serie è uscita in tv per la prima volta, 2003 in Italia, il fenomeno attuale dei telefilm che prevede orde di fangirl e fanboy assatanati che non hanno nulla da invidiare a directioners arrapate e disagiate, non era ancora esistente.
Quella dei telefim addicted era una categoria ancora sconosciuta.
Si fangirleggiava in segreto, nelle mura domestiche e nell'intimità della propria cameretta.
Molti erano ancora così piccoli e ingenui da non avere nemmeno un collegamento ad internet.
Le serie tv era appunto legate solo alla tv: non c'erano account twitter dei vari cast da stalkerare puntualmente, non esistevano gli spoiler e i blog sull'argomento.
Tutta questa ignoranza telefilmica, ha fatto si che show televisivi come "Gilmore Girls" arrivassero nel nostro paese con nomi del tutto diversi.
Immaginate lo shock, quando a serie tv finita, in questo caso nel 2007, con internet che avanzava sempre più e diveniva parte integrante della nostra quotidianità, milioni di persone hanno scoperto digitando in rete: "Una Mamma Per Amica" il vero titolo dello show.
Memorabili le imbarazzanti conversazioni oltremanica quando alla domanda. "Do you like  the show 'A mom like friend'?" quelli ti rispondevano con un gigantesco:




Aspetti rilevanti e figure di merda che si aggiungono alla collezione delle nostre papere, che non perdoneremo mai a quei maniaci dell'italianizzazione selvaggia.
Tralasciando questo importante aspetto, torniamo all'argomento del topic...


Gilmore Girls è un classico, uno di quei show televisivi che potresti riguardare all'infinito senza mai stancarti.
E' semplice, pulito, scorrevole e divertente.
Racconta la quotidianità in una maniera così semplice e realista che immedesimarsi nelle scene diventa un gioco da ragazzi.
E' facile sentirsi affini con Lorelai Gilmore, con la sua dipendenza dalla caffeina che affligge anche la maggior parte di noi; 



con Rori, una ragazza ingenua che si districa nello spietato e crudele mondo reale.
Provare empatia con frasi e situazioni del genere che caratterizzano la maggior parte della serie:



Perdersi nel sagacie e acuto sense of humor di Lorelai, persino invidiare la sua innata capacità di parlare come una persona sull'orlo di una crisi di nervi, eppure sembrare così attraente e naturale.
Senza parlare del fatto che Lorelai e Rori possono essere considerate le pioniere del fangirlismo: per loro passare le serate a commentare show televisivi abbuffandosi, senza mai ingrassare di un grammo, con cibi orgasmici e poco salutari è:




Insomma, con le due ragazze Gilmore ci siamo cresciuti e continuiamo a farlo.
Approfitto del momento per ringraziare Italia 1 e La5, che puntualmente ogni anno trasmettono questa serie tv: è bello prendere il caffè con loro a prima mattina e finire la giornata esattamente allo stesso modo.

Ecco quindi la lista dei miei cinque momenti preferiti dello show:






1)



I discorsi del diploma sono un classico dei telefilm. 
Un cliché che è sempre bello rivedere e rivivere, e puntualmente ci ritroviamo li a piangere ogni volta, vuoi per empatia verso lo show o perchè ci ricordiamo il momento del nostro diploma.
Maledetta nostalgia a parte, in questa scena riviviamo un pò tutto lo spirito delle prime stagioni della serie.
Ci ritroviamo nelle parole di Rory, rivediamo il  momento in cui Lorelai ha dovuto mettere da parte il suo orgoglio per chiedere ai suoi genitori, con i quali ha un rapporto disastroso e complicato da sempre, i soldi per poter mandare Rory alla Chilton e darle così la possibilità di andare ad Harvard.
Dopo innumerevoli cene del venerdì sera a casa Gilmore, dopo serate sclero passate a studiare, dopo la crescita della complicata amicizia tra Rory e Paris, ecco il momento del diploma.
Una scena che chiude il primo lungo capitolo di questa serie.
Non vergognatevi nell'ammettere che anche voi avete sprecato qualche cleenex per l'occasione. 
Il punto massimo è stato quando, a fine cerimonia Lorelai ferma Rori nell'atrio della scuola per dirle: "Gurdati intorno e ascolta: adesso non fa più paura"
Addio liceo.





2) 



Per me, questo resta il finale di stagione migliore di sempre.
Il rapporto tra Jess e Rory è quello che mi è piaciuto di più in tutta la serie.
Ho sempre fatto il tifo per loro, per questa coppia disastrosa che naufragava alla grande in ogni occasione.
Forse perchè a me piacciono le storie e le cose complicate e malmesse.
Loro due sono perfetti insieme.
Ciò che Rory è divenuta alla fine, è in parte merito di Jess.
Lui l'ha spronata, le ha fatto aprire gli occhi, ha tirato fuori il suo lato peccaminoso e 'oscuro' quello di cui Rory aveva paura.
Con Jess, Rory è stata meno Virgin Mary e più Maddalena, per citare gli epiteti con cui l'hanno etichettata una volta arrivata alla Chilton. 
Poi diciamocelo chiaramente: a me quel freakettone di Dean mi è sempre stato sulle balle.
Mi è piaciuta anche la parentesi Logan, ma questa coppia mi è entrata nel cuore e non ne è più uscita.



                            


                                   3)



Un classico venerdì sera a casa Gilmore... quanto abbiamo amato questa tradizione!
Ecco una delle tante ironiche e divertenti scene in cui emerge la mitica Emily che battibecca, con lo stile e la classe che la contraddistinguono, con sua figlia Lorelai.
Amo il loro rapporto e l'evoluzione che ha subito.




                        4) 



Tra Luke e Lorelai era amore a partire dal pilot.
Le loro intricate conversazioni e talvolta le loro battute al vetriolo sono state il succo della loro storia.
Lui che l'ha vista uscire con mezzo mondo mentre in un angolo in silenzio aspettava il suo momento.
Lei che fatica ad ammettere il suo amore per Luke, fino a quando quest'ultimo non trova il coraggio per dichiararsi.
Questa è una delle innumerevoli scene che racchiude l'essenza del loro rapporto.. e poi non vergogniamoci nel dire che quando nevica, per l'eccitazione, siamo peggio di Lorelai Gilmore.
Ps. Nonostante questo, preferisco Lorelai con Chris. 



5) Vi state chiedendo perchè ho scelto solo cinque scene?
La risposta è semplice... 
Cinque scene non bastano a racchiudere le mille emozioni di questa serie, così, nell'ultimo punto ho scelto di mettere un video che cattura davvero tutti i momenti più belli e indimenticabili:


                        


Sentitevi pure liberi di commuovervi per questo tributo.